venerdì 25 maggio 2007

se potessi dirti

ogni volta
che vedo te
ogni volta
che ascolto la tua voce
ogni volta
che il tuo profumo mi fa voltare
ogni volta
mi perdo
nel tuo sorriso
e
ogni volta
vorrei
poterti dire
che il sole
che il sale
che il mare
che il cielo
che il mio mondo
sei sempre
tu

venerdì 18 maggio 2007

Addio

Quando penso a Lei, tutto si confonde, tutto ritorna immerso in una nebbia fredda, dove i suoni giungono ovattati ed i contorni si fanno vacui. Se penso a Lei ancora non capisco, tutto si raffredda. Immoto. Senza sentimenti. Senza emozione. Eppure... quando pensavo a Lei tutto sembrava diverso, tutto sembrava possibile. Ogni cosa assumeva una forma nuova, più bella. Qualunque follia era ragionevole se c'era Lei.
Poi oggi ho ripensato a Lei. L'ho vista algida, distaccata, senza più luce nei suoi occhi così belli. Mi parla, ma non riesco a sentirla. Sono riuscito a dimenticarla - mi dico - ora non fa più male.
Bene!
Ma tutto è sempre lì. Nulla viene dimenticato. Come una ferita, come la sua cicatrice che per sempre ti ricorderà quel dolore. Non sai se fa più male ciò che ti ferì o il ricordo di esso. Come vino che invecchia nella cantina umida. Quando il tempo viene, la riscopri, la spolveri, rileggi sull'etichetta quella data immemore e alla luce soffusa decidi. Si apre con dolcezza quel vaso di Pandora che contiene tutto il dolore del mondo. Te lo gusti in silenzio, da solo, soffermandoti ad ogni sorso, per gustare il sapore del dolore, che guarda caso è rima baciata anche con Amore.
Una lacrima scorre lenta, non la rimpiangi, non fai nulla per fermare la sua corsa pazza lunga la curva dolce della guancia. Un lacrima si impiglia tra l'ispido della barba. Rimane ad asciugare piano, senza risentimento. Attende. Un'altro sorso a riscaldarti il cuore, mentri pensi a quell'abbraccio: il gelo di un abbandono.
Se penso a Lei, ricordo la paura. La paura di morire, la voglia di spegnere tutto.
Poi oggi ho ripensato a Lei, al suo viso così dolce in quel ricordo che porto con me, e invece duro e senza amore se lo guardo ancora. Voglia di sfuggire agli occhi, al cuore, alla parola. Se parlo non risponde, se guardo mi evita, se invito sussiegoso diniego.

Allora vuoto la bottiglia, mi gusto il fondo della bottiglia, sollevo in controluce il vetro opaco e penso ancora a Lei, alla luce della candela sollevo il mio bicchiere e bevo all'Amore che mi hai regalato.

Sogno


Il sogno... il mio sogno, quello dell'anziano sulla panchina del parco, il sogno del bambino, il sogno del tipo sull'autobus che guarda fuori dal finestrino, il sogno di chi piange alla stazione, il sogno di chi ha appena giocato la schedina. Il sogno ad occhi aperti, quando il mondo ti scorre dinnanzi finalmente non visto, per una volta non vissuto. Quel sogno di un minuto, fermo in macchina, dinnanzi a quel semaforo, che per fortuna non scatta.

Quel sogno che sempre abbiamo sognato, per ognuno un pò diverso, per tutti relegato nello stesso angolo di cuore: quello più in fondo, quello sotto a tutto, quello dove non guardi mai quando sei sveglio. Forse per codardia, forse perchè fa troppo male o semplicemente perchè il tuo sogno è lì ed è bello che esca dal suo rifugio solo e unicamente quando lo decide lui. Magari quando sei troppo giù per pensare ad altro, magari quando veramente non ce la fai più ad andare avanti. Quel sogno è il tuo segreto, la tua forza, la tua coperta di Linus, la nocciolina di Superpippo.

Il tuo sogno è quello che ti porta avanti, il Sogno è quello che porta avanti tutto il mondo: "I have a dream..." urlò qualcuno un pò di tempo fa, cogliendo di sorpresa i meno attenti, quelli distratti dal proprio egocentrismo. Non c'è cattiveria nel tuo Sogno. Il mio Sogno me lo sogno con la S maiuscola, grande, scritta in grassetto, contornata con i bordi d'oro. È il mio Sogno, quello che mi culla quando sono troppo stanco per dormire, per sorridere. Il mio Sogno ha gli occhi di un bambino, il cuore della mia donna innamorata, il profumo della terra dopo la pioggia.

È un Sogno semplice.

È il mio Sogno che da sempre sogno. Nel mio sogno ci sono tutti i colori, tutti i profumi, c'è il sale del mare che si secca sulla pelle, il sole che ti scalda quando passeggi in riva al mare. Nel mio sogno, c'è un cielo azzurro, una vela lontana che viaggia gonfia e felice. C'è un mondo... Mondo, dove le persone non hanno più memoria di quello che voglio dimenticare. Di sicuro, di certo, di assoluto nel mio Sogno non ci sono più lacrime di bambini.

lunedì 7 maggio 2007

contro

mi ha svegliato
di notte
la sensazione
di quest'ansia
che riempie
ogni angolo
del mio cuore
questa paura
inesplicabile
di vivere
contro
il mondo