Marco Deambrogio tipo dalla faccia simpatica che già dalla copertina ispira voglia di bersi una birra insieme. Uno che si è attraversato mezzo pianeta in auto, sugli sci, a piedi. Uno di quelli che definirei "un tipo fico". Un titolo del genere poi, ieri, non poteva non attrarre la mia curiosità su quello scaffale della libreria. A dire il vero ho comprato il libro, quasi senza guardare di cosa parlasse, anche perchè il titolo parla da solo...
Sono bastate poche pagine, quelle fino ad ora lette, per rendermi conto di una cosa: questo tizio parla la mia stessa lingua. Ci sono alcune righe che mi hanno veramente colpito, righe semplici, ma che dicono quello che io da sempre sento dentro: basta con l'ipocrisia di una società votata al consumismo, alla ricerca spietata del guadagno a tutti i costi, basta! Riprendiamoci la nostra vita e cerchiamo di conoscere il resto del mondo per conoscere il resto degli uomini che vivono su questo pianeta, senza pregiudizi, senza prevenzioni. Viaggiamo e conosciamo. Questo signore lo ha fatto, e da solo si è attraversato il mondo con solo due ruote, avventurandosi su strade che proprio facili non devono essere state, da solo.
Abbiamo lo stesso anno di nascita, amiamo gli stessi poeti visto che sul suo sito (http://www.marcodeambrogio.com) Marco come presentazione ha riportato alcune parole fantastiche di Pablo Neruda. Non so se significhi qualcosa, ma sicuramente almeno nell'animo ci assomigliamo, nella voglia di partire, di andare lontano.
Sottolineavo il fatto che Marco ha affrontato in solitario questa impresa, perchè qualche tempo fa, rimasi colpito dalla notizia che Ewan McGregor (Moulin Rouge, Guerre stellari) aveva compiuto una simile impresa in compagnia di Charley Boorman (The bunker, On edge). Comprai il libro appena uscito "The long way round" (Mondadori). Ebbene il giro del mondo, completamente sponsorizzati, era stato compiuto si in moto, ma con due (DUE) fuoristrada di appoggio che li seguivano dappresso, cameramen, organizzazione worldwide... insomma una miserrima operazione economica, con tanto di partenza strappalacrime dalla loro amata Scozia... Ho mollato di leggere il libro a metà dalla rabbia.
Tornando al nostro Marco, invece, da quello che fino ad ora ho capito l'avventura c'è e si vedrà...
Il giro del mondo in moto di Marco Deambrogio (Sperling & Kupfer)
Sono bastate poche pagine, quelle fino ad ora lette, per rendermi conto di una cosa: questo tizio parla la mia stessa lingua. Ci sono alcune righe che mi hanno veramente colpito, righe semplici, ma che dicono quello che io da sempre sento dentro: basta con l'ipocrisia di una società votata al consumismo, alla ricerca spietata del guadagno a tutti i costi, basta! Riprendiamoci la nostra vita e cerchiamo di conoscere il resto del mondo per conoscere il resto degli uomini che vivono su questo pianeta, senza pregiudizi, senza prevenzioni. Viaggiamo e conosciamo. Questo signore lo ha fatto, e da solo si è attraversato il mondo con solo due ruote, avventurandosi su strade che proprio facili non devono essere state, da solo.
Abbiamo lo stesso anno di nascita, amiamo gli stessi poeti visto che sul suo sito (http://www.marcodeambrogio.com) Marco come presentazione ha riportato alcune parole fantastiche di Pablo Neruda. Non so se significhi qualcosa, ma sicuramente almeno nell'animo ci assomigliamo, nella voglia di partire, di andare lontano.
Sottolineavo il fatto che Marco ha affrontato in solitario questa impresa, perchè qualche tempo fa, rimasi colpito dalla notizia che Ewan McGregor (Moulin Rouge, Guerre stellari) aveva compiuto una simile impresa in compagnia di Charley Boorman (The bunker, On edge). Comprai il libro appena uscito "The long way round" (Mondadori). Ebbene il giro del mondo, completamente sponsorizzati, era stato compiuto si in moto, ma con due (DUE) fuoristrada di appoggio che li seguivano dappresso, cameramen, organizzazione worldwide... insomma una miserrima operazione economica, con tanto di partenza strappalacrime dalla loro amata Scozia... Ho mollato di leggere il libro a metà dalla rabbia.
Tornando al nostro Marco, invece, da quello che fino ad ora ho capito l'avventura c'è e si vedrà...
Il giro del mondo in moto di Marco Deambrogio (Sperling & Kupfer)
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