Se dovessi azzardare una prima ipotesi direi che la padrona e l'amante è la danza kathakali per l'anziano Koman, colui che cuce la storia. Koman è lo zio anziano, uno dei grandi interpreti di questa antica arte indiana. Koman ci racconta la sua storia, passando per la storia della sua arte.
Poi mi fermo un momento a pensare e scopro che la padrona e l'amante di questa storia è la modernità che avanza in un paese che è ancora pericolosamente in bilico tra le tradizioni secolari che lo caratterizzano ed una modernità globalizzante che lo attenaglia, che lo avvolge tra le sue spire. Una modernità che il grande sociologo Baumann definisce "liquida". E' un divenire pericoloso che lascia coloro che vivono il momento assolutamente disarmati. Quindi la giovane Radha, bella donna indiana, benestante, proprietaria con il marito di un piccolo paradiso per turisti, si trova a combattere tra una tradizione che la vorrebbe silenziosa accanto al marito e un amore nuovo che sa di occidente, di nuovo e di emancipazione: Chris, in India per intervistare appunto l'anziano zio.
Modernità indiana con la mano tesa di Radha e il namaste impacciato di Chris al loro primo incontro alla stazione, che si ritrasformano nel saluto inverso delle rispettive tradizioni in un intreccio confuso di emozioni.
Ma padrona e amante non è la stessa Radha nei confronti del proprio marito che la vorrebbe sottomessa, ma che rimane sottomesso dalla bellezza disarmante di lei e dalla sua incontenibile voglia di emancipazione?
Un racconto pieno di vita, scritto con sapienza e costruito sulle diversità che si compenetrano, sull'amore che si trasforma e per l'amore che rimane inossidabile nel tempo contro tutti.
Un libro da leggere e da tenere vicino per una settimana una volta terminato, perchè le domande che suscita non terminano certamente alla parola fine.
Padrona e amante di Anita Nair (Neri Pozza)
Poi mi fermo un momento a pensare e scopro che la padrona e l'amante di questa storia è la modernità che avanza in un paese che è ancora pericolosamente in bilico tra le tradizioni secolari che lo caratterizzano ed una modernità globalizzante che lo attenaglia, che lo avvolge tra le sue spire. Una modernità che il grande sociologo Baumann definisce "liquida". E' un divenire pericoloso che lascia coloro che vivono il momento assolutamente disarmati. Quindi la giovane Radha, bella donna indiana, benestante, proprietaria con il marito di un piccolo paradiso per turisti, si trova a combattere tra una tradizione che la vorrebbe silenziosa accanto al marito e un amore nuovo che sa di occidente, di nuovo e di emancipazione: Chris, in India per intervistare appunto l'anziano zio.
Modernità indiana con la mano tesa di Radha e il namaste impacciato di Chris al loro primo incontro alla stazione, che si ritrasformano nel saluto inverso delle rispettive tradizioni in un intreccio confuso di emozioni.
Ma padrona e amante non è la stessa Radha nei confronti del proprio marito che la vorrebbe sottomessa, ma che rimane sottomesso dalla bellezza disarmante di lei e dalla sua incontenibile voglia di emancipazione?
Un racconto pieno di vita, scritto con sapienza e costruito sulle diversità che si compenetrano, sull'amore che si trasforma e per l'amore che rimane inossidabile nel tempo contro tutti.
Un libro da leggere e da tenere vicino per una settimana una volta terminato, perchè le domande che suscita non terminano certamente alla parola fine.
Padrona e amante di Anita Nair (Neri Pozza)
Nessun commento:
Posta un commento